nib.com landscape texts - COMPETITION
Martina Palumbo
Radicepura Garden Festival
14.06.24
Chaos (and) order in the garden - Radicepura Garden Festival
Radicepura Garden Festival annuncia la Call for Ideas per partecipare alla quinta edizione della Biennale dedicata al garden design, che avr? per tema
Chaos
(and)
Order in the Garden
da un?idea di Antonio Perazzi, direttore artistico della manifestazione.
Il Bando internazionale ? aperto a studenti, paesaggisti, garden designer, architetti, agronomi, botanici, vivaisti, urbanisti, ingegneri, artisti, curatori e tutti coloro che abbiano le competenze per progettare e realizzare un giardino.
Per la prossima edizione del Festival verranno realizzati 7 giardini riservati agli under 36.
La partecipazione al concorso ? gratuita.
I giardini dovranno essere una celebrazione della biodiversit?, del paesaggio naturale e del paesaggio antropico mediterraneo. I giardini devono essere innovativi, attraenti, fruibili, catturare l?attenzione dei visitatori e illustrare in maniera chiara la loro idea progettuale e il loro messaggio. Il Festival incoraggia l?interazione con il pubblico, un approccio innovativo con nuove idee che supportino e sviluppino una positiva relazione tra la gente, la loro cultura e l?ambiente naturale dove vivono. La diversit? delle zone climatiche del Mediterraneo e le complesse vicende culturali del territorio offrono un ampio raggio di idee creative.
Le candidature dovranno pervenire obbligatoriamente entro il 15 Settembre 2024
Per partecipare, scaricare il bando dal sito www.radicepurafestival.com
O iscriviti tramite il link https://www.radicepurafestival.com/call-for-ideas-2024/
Per maggiori informazioni scrivi a application@radicepurafestival.com
?Un nuovo approccio all?ambiente generato dal cambiamento climatico e dai conflitti, impone alla progettazione del paesaggio nuove prospettive rispettose della contemporaneit?: linee, percorsi, volumi, funzioni, e giardinieri, non bastano pi? a rendere un luogo giardino. Da sempre, infatti, il giardino richiede un progetto, ma non deve per forza essere didascalico, pu? lasciare spazio all?immaginazione. Vacillando oggi le certezze degli spazi formali, germoglia sempre di pi? un cambiamento stilistico che non ha pi? timore di individuare nelle piccole cose i valori fondamentali. Ecco dunque che nei nuovi giardini la meraviglia del fare non si oppone all?ozio perch? vi ? maggiore consapevolezza e rispetto per l?ambiente, privilegiando i tempi lenti come tempi naturali. Per quanto rappresentino armonia e bellezza, le piante sono materia e soggetto di tutti i giardini: abbandonate a s? stesse, inizialmente impiegano tempo a trovare armonia, cambiano i volumi del giardino, richiedono addirittura forze contrarie per essere tenute a bada. Ma con un progetto ben ideato, la totalit? del sistema vegetale riesce a maturare e, sincronizzandosi alle nostre aspettative, completa il giardino con virtuose variazioni capaci di materializzare anche i sogni pi? ambiziosi. Consapevoli dell?esistenza di una rete biologica che ricava energia dalla biodiversit?, svanisce il contrasto tra la dimensione individuale e quella collettiva, lasciando spazio all?idea pi? ampia di natura, verso la quale siamo attratti da un ritrovato senso di appartenenza che ci fa riconoscere il paesaggio come bene comune. Siamo cambiati, dunque, ? cambiata la nostra concezione di natura e il progetto del giardino deve indagare nuove forme basate su una rappresentazione evoluta di wilderness culture. Nascono nuovi giardini apparentemente caotici come espressione artistica per realizzare sogni, e come scelta naturale per creare una natura pi? bella, in cui si percepisce equilibrio tra le forze biologiche e le intuizioni creative che portano al progetto. Chi frequenta gli ambienti selvatici sa che il caos ? uno stato transitorio che non ci appartiene, ma chi ha pratica di giardini, sa che la natura non conosce imposizioni, a meno che non siano presenti cura e frequentazione costante per impostare funzioni?
Ci rivolgiamo a progettisti di ogni estrazione, dotati di conoscenza della natura, capacit? artistiche e umilt?, per individuare strategie stilistiche e pratiche in grado di stare in equilibrio, con leggerezza, tra ordine e disordine, assecondando la natura ma senza addomesticarla.
Antonio Perazzi, direttore artistico Radicepura Garden Festival
Chaos
(and)
Order in the Garden
da un?idea di Antonio Perazzi, direttore artistico della manifestazione.
Il Bando internazionale ? aperto a studenti, paesaggisti, garden designer, architetti, agronomi, botanici, vivaisti, urbanisti, ingegneri, artisti, curatori e tutti coloro che abbiano le competenze per progettare e realizzare un giardino.
Per la prossima edizione del Festival verranno realizzati 7 giardini riservati agli under 36.
La partecipazione al concorso ? gratuita.
I giardini dovranno essere una celebrazione della biodiversit?, del paesaggio naturale e del paesaggio antropico mediterraneo. I giardini devono essere innovativi, attraenti, fruibili, catturare l?attenzione dei visitatori e illustrare in maniera chiara la loro idea progettuale e il loro messaggio. Il Festival incoraggia l?interazione con il pubblico, un approccio innovativo con nuove idee che supportino e sviluppino una positiva relazione tra la gente, la loro cultura e l?ambiente naturale dove vivono. La diversit? delle zone climatiche del Mediterraneo e le complesse vicende culturali del territorio offrono un ampio raggio di idee creative.
Le candidature dovranno pervenire obbligatoriamente entro il 15 Settembre 2024
Per partecipare, scaricare il bando dal sito www.radicepurafestival.com
O iscriviti tramite il link https://www.radicepurafestival.com/call-for-ideas-2024/
Per maggiori informazioni scrivi a application@radicepurafestival.com
?Un nuovo approccio all?ambiente generato dal cambiamento climatico e dai conflitti, impone alla progettazione del paesaggio nuove prospettive rispettose della contemporaneit?: linee, percorsi, volumi, funzioni, e giardinieri, non bastano pi? a rendere un luogo giardino. Da sempre, infatti, il giardino richiede un progetto, ma non deve per forza essere didascalico, pu? lasciare spazio all?immaginazione. Vacillando oggi le certezze degli spazi formali, germoglia sempre di pi? un cambiamento stilistico che non ha pi? timore di individuare nelle piccole cose i valori fondamentali. Ecco dunque che nei nuovi giardini la meraviglia del fare non si oppone all?ozio perch? vi ? maggiore consapevolezza e rispetto per l?ambiente, privilegiando i tempi lenti come tempi naturali. Per quanto rappresentino armonia e bellezza, le piante sono materia e soggetto di tutti i giardini: abbandonate a s? stesse, inizialmente impiegano tempo a trovare armonia, cambiano i volumi del giardino, richiedono addirittura forze contrarie per essere tenute a bada. Ma con un progetto ben ideato, la totalit? del sistema vegetale riesce a maturare e, sincronizzandosi alle nostre aspettative, completa il giardino con virtuose variazioni capaci di materializzare anche i sogni pi? ambiziosi. Consapevoli dell?esistenza di una rete biologica che ricava energia dalla biodiversit?, svanisce il contrasto tra la dimensione individuale e quella collettiva, lasciando spazio all?idea pi? ampia di natura, verso la quale siamo attratti da un ritrovato senso di appartenenza che ci fa riconoscere il paesaggio come bene comune. Siamo cambiati, dunque, ? cambiata la nostra concezione di natura e il progetto del giardino deve indagare nuove forme basate su una rappresentazione evoluta di wilderness culture. Nascono nuovi giardini apparentemente caotici come espressione artistica per realizzare sogni, e come scelta naturale per creare una natura pi? bella, in cui si percepisce equilibrio tra le forze biologiche e le intuizioni creative che portano al progetto. Chi frequenta gli ambienti selvatici sa che il caos ? uno stato transitorio che non ci appartiene, ma chi ha pratica di giardini, sa che la natura non conosce imposizioni, a meno che non siano presenti cura e frequentazione costante per impostare funzioni?
Ci rivolgiamo a progettisti di ogni estrazione, dotati di conoscenza della natura, capacit? artistiche e umilt?, per individuare strategie stilistiche e pratiche in grado di stare in equilibrio, con leggerezza, tra ordine e disordine, assecondando la natura ma senza addomesticarla.
Antonio Perazzi, direttore artistico Radicepura Garden Festival