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La futura casa del custode di Villa Belpoggio-Baciocchi galleggia nel giardino di una villa settecentesca. Questo nuovo elemento introdotto nel Parco appare neutro e scultoreo, tuttavia mutevole, sospeso tra l’essere un padiglione nel bosco e una residenza. Un nuovo paesaggio minerale si sovrappone a quello naturale circostante. La sua silhouette è una superficie che si piega più volte per definire gli spazi interni senza volerli suddividere, al piano primo la zona giorno, nel podio le camere. La funzione domestica non interferisce con la fruizione pubblica della Villa. Sul lato Est, rivolto verso la Villa, la facciata è infatti solida, monolitica mentre gli spazi dell’abitazione si aprono verso Sud-Ovest, con ampie vetrate sul bosco e oltre sul panorama dei Colli. Il volume, semplice dall’esterno, all’interno permette di scavare spazi sorprendenti, la casa è declinata in una successione di forme e di momenti.